Abstract
Il paradigma del capitalismo non è statico ma regolato dal tempo e dallo spazio. La storia testimonia che abbiamo avuto diverse forme di capitalismo a supporto dei diversi momenti storici e ora, nel mondo, abbiamo diverse nuances di capitalismo che caratterizzano la cultura dei diversi luoghi.
Ma il susseguirsi delle crisi finanziarie, la pandemia, le sanzioni contro la Russia, il nuovo Trump hanno fatto emergere, da un lato, la fragilità della globalizzazione basata sulla ricerca dei minori costi di produzione, dall’altro, la necessità di una stretta collaborazione tra gli Stati.
E alla fine, c’è sempre qualcuno che paga: le generazioni future. Ma ora siamo di fronte a un nuovo scenario: il cambiamento climatico, l’inclusione e la trasformazione digitale erga omnes sono sia le sfide delle forme di capitalismo attuale sia gli obiettivi del Capitalismo inclusivo, obiettivi che si concretizzano nelle 17 azioni ONU. Insomma, una vera e propria call to action per tutte e tutti.